l'Unità.it. 16/07/07. È cominciato nella residenza del capo del governo a Gerusalemme l'incontro tra il premier israeliano Ehud Olmert e il presidente palestinese, Abu Mazen. Si tratta del primo incontro tra i due da tre settimane. L'ultimo faccia-a-faccia tra Olmert ed Abu Mazen era avvenuto il 25 giugno, in occasione del summit nella località egiziana di Sharm el-Sheikh, al quale avevano partecipato anche Giordania ed Egitto. Il presidente palestinese, giunto da Ramallah protetto da imponenti misure di sicurezza, è accompagnato da due suoi consiglieri, Saeb Erekat (ex negoziatore) e Taufik al-Husseini.
Assente invece, come previsto, il premier, Salam Fayyad, che potrebbe incontrare separatamente Olmert nei prossimi giorni. Nel corso dell'incontro Olmert e Abu Mazen discuteranno le misure da adottare per rafforzare la leadership di al Fatah in Cisgiordania. Il premier Fayyad ha tuttavia avvertito nel corso di una intervista, che nessuna concessione israeliana risulterà davvero efficace se non verrà accompagnata da una ripresa di negoziati che riguardino il futuro a medio e lungo termine per i territori palestinesi. I consiglieri del premier israeliano, da parte loro, alla vigilia dell'incontro hanno sottolineato la necessità che la leadership palestinese dimostri di voler procede nell'isolamento nei confronti di Hamas.
Negli ultimi giorni, l'esecutivo di Olmert ha compiuto una serie di gesti di disponibilità verso l'esecutivo formato da Abu Mazen dopo che il movimento Islamico Hamas ha preso il potere nella Striscia di Gaza: ha liberato 250 prigionieri palestinesi, in maggioranza uomini di al-Fatah (senza delitti di sangue e con condanne minori ad un anno) e si è impegnato a smettere di dare la caccia a 90 miliziani ricercati. In cambio, le Brigate dei Martiri di al-Aqsa hanno annunciato la fine della lotta armata contro Israele. Nell'incontro il premier israeliano chiederà ad Abu Mazen di mantenere l'attuale politica di rottura con Hamas mentre è probabile che il leader palestinese chieda ad Olmert di riprendere i negoziati per un accordo di pace globale.
Poche ore dopo l'incontro odierno, il presidente Usa, George W. Bush, pronuncerà un discorso di appoggio al governo diretto da Salam Fayyad e parlerà anche del ruolo dell'ex premier britannico, Tony Blair, come inviato in Medio Oriente del "quartetto di Madrid" (il team dei "mediatori" formato da Onu, Stati Uniti, Unione Europea e Russia). Bush offrirà il suo appoggio ad Abu Mazen e ripeterà il suo impegno per una soluzione del conflitto israelo-palestinese, a partire dalla coesistenza dei due Stati. Il discorso, secondo il quotidiano israeliano Haaretz, era pronto da tre settimane, ma il presidente ne aveva rinviato la lettura, dopo la conquista di Gaza da parte di Hamas. Adesso, però, Bush non vuole più aspettare perchè considera essenziale manifestare il suo appoggio pubblico a Fayyad, l'economista che ha lavorato anche alla Banca mondiale a Washington, a cui è affidato la speranza di ripresa del processo di pace nella regione.
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