mercoledì 18 luglio 2007

Fini: «D'Alema irresponsabile su Hamas»

CRAXI: «PAROLE D'ALEMA NON SONO CEDIMENTO» - Invece per il sottosegretario agli Esteri, Vittorio «Bobo» Craxi, le parole di D'Alema non sono "un cedimento ai terroristi". «D'Alema ha auspicato solo che 'non si regali Hamas ad Al Qaeda'. Non capisco per quale ragione una constatazione razionale possa essere scambiata come un cedimento agli oltranzisti e ai terroristi. Il pregiudizio alimenta solo polemiche e non orienta una politica di pace che può fondarsi solo sul dialogo. È quello che ci stiamo sforzando di fare da oltre un anno. Strumentalizzare, come fa l'opposizione insieme ad alcuni settori ben orientati della maggioranza, non aiuta a far bene, anzi distrugge ciò che con fatica si sta costruendo», ha concluso il sottosegretario.
BERTINOTTI: «D'ALEMA HA RAGIONE» - Fausto Bertinotti appoggia la posizione di D'Alema. «Si tratta con chi c'è. La pace si fa se tutti i contendenti sono chiamati al tavolo. Pensare di potere escludere una parte, vuol dire non cercare la soluzione».

Corriere della Sera. 17/07/07.
«Prodi ha il dovere di dire se questa è la linea del governo»
Fini: «D'Alema irresponsabile su Hamas»
Il leader di An: «Gravi le parole del ministro. Hamas è un'organizzazione politica che non ha mai ripudiato il terrorismo»
ROMA - Da Gianfranco Fini arriva un duro attacco alla posizione del ministro degli Esteri Massimo D'Alema su Hamas. «Non regaliamo Hamas ad Al Qaeda» aveva detto tra l'altro D'Alema, ricordando che il movimento «è tanta parte del popolo palestinese».
Secondo Fini «le parole di D'Alema sono gravissime e irresponsabili. È evidente che Hamas è un'organizzazione politica che come tale raccoglie vasto consenso popolare, ma è incontestabile che non ha mai ripudiato il terrorismo come strumento di lotta. Lo ha praticato e lo pratica tuttora e si rifiuta di riconoscere lo Stato di Israele. Ed è per queste ragioni che l'Unione europea ha inserito Hamas nella lista delle organizzazioni terroristiche. Prodi ha il dovere di dire con chiarezza se le affermazioni di D'Alema sono condivise e sono la linea del governo».
CASINI CONDIVIDE - La posizione di Fini è condivisa anche dal leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. «Il ministro degli Esteri era distratto o l'Ue ha sbagliato a inserire Hamas nell'elenco delle organizzazioni terroristiche. L'Italia non può avere alcun ruolo in Medio oriente se segue questa politica ambigua del doppio binario. Spero che Prodi ribadisca che la nostra posizione è quella europea e che l'Italia non ha alcuna compiacenza verso Hamas o altri gruppi che fiancheggiano il terrorismo, anche quando vengono sostenuti dal consenso popolare»
CRAXI: «PAROLE D'ALEMA NON SONO CEDIMENTO» - Invece per il sottosegretario agli Esteri, Vittorio «Bobo» Craxi, le parole di D'Alema non sono "un cedimento ai terroristi". «D'Alema ha auspicato solo che 'non si regali Hamas ad Al Qaeda'. Non capisco per quale ragione una constatazione razionale possa essere scambiata come un cedimento agli oltranzisti e ai terroristi. Il pregiudizio alimenta solo polemiche e non orienta una politica di pace che può fondarsi solo sul dialogo. È quello che ci stiamo sforzando di fare da oltre un anno. Strumentalizzare, come fa l'opposizione insieme ad alcuni settori ben orientati della maggioranza, non aiuta a far bene, anzi distrugge ciò che con fatica si sta costruendo», ha concluso il sottosegretario.
BERTINOTTI: «D'ALEMA HA RAGIONE» - Fausto Bertinotti appoggia la posizione di D'Alema. «Si tratta con chi c'è. La pace si fa se tutti i contendenti sono chiamati al tavolo. Pensare di potere escludere una parte, vuol dire non cercare la soluzione».

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/07_Luglio/17/fini_hamas.shtml

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