La crisi umanitaria a Gaza ha raggiunto dimensioni catastrofiche. E' quanto afferma il Parlamento chiedendo a Israele di garantire l'accesso degli aiuti umanitari, dell'assistenza umanitaria e dei servizi essenziali, nonché di riaprire la circolazione di beni e persone ai valichi di Rafah e Karni. L'autorità palestinese è invece sollecitata a agevolare il lavoro degli operatori umanitari. All'UE è poi chiesto di garantire il rispetto dei diritti umani.
Adottando una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici eccetto IND/DEM e ITS, il Parlamento esprime la propria viva preoccupazione per la crisi umanitaria di «dimensioni catastrofiche» nella Striscia di Gaza e «per le gravi conseguenze che essa potrebbe generare». Sottolinea inoltre che i diritti umani e il diritto umanitario internazionale «devono essere pienamente rispettati in tale area e ribadisce il proprio invito a tutte le parti affinché rinuncino alla violenza».
Chiede quindi a Israele di garantire l'accesso degli aiuti umanitari, dell'assistenza umanitaria e dei servizi essenziali, come l'elettricità e il carburante, alla Striscia di Gaza. L'invita inoltre ad abolire il blocco della striscia di Gaza e a permettere la circolazione delle persone e dei beni a Rafah ed a Karni. Il Parlamento chiede poi a Israele di permettere l'accesso di risorse finanziarie alla Striscia di Gaza, sospeso dal 25 settembre 2007, poiché ritiene che tale sospensione «comporti un grave impatto sulla vita economica, sociale e quotidiana dei palestinesi».
D'altra parte, il Parlamento invita l'Autorità palestinese e Hamas ad agevolare, «nonostante lo stallo politico», il funzionamento delle istituzioni pubbliche che forniscono i servizi di base, nonché le operazioni di uffici, agenzie, organizzazioni umanitarie internazionali, allo scopo di migliorare le condizioni di vita di tutti i palestinesi che vivono in tale area.
Il Consiglio e la Commissione sono invece invitati a continuare ad assicurare, insieme alla comunità internazionale, la fornitura di aiuti umanitari essenziali per la popolazione palestinese. Dovrebbero inoltre assicurare che il diritto umanitario internazionale e i diritti umani siano pienamente rispettati nell'area, «anche dagli attori non statali», al fine di proteggere il necessario spazio umanitario.
Il Parlamento europeo, infine, auspica che gli sforzi intesi a convocare una conferenza di pace internazionale «contribuiscano a instaurare una pace giusta e duratura fra israeliani e palestinesi». Una pace, è precisato, che dev'essere basata sulle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sul diritto dello Stato di Israele a vivere all'interno di frontiere sicure e riconosciute e sul diritto dei palestinesi a uno Stato capace di esistenza autonoma.
10/10/2007
Risoluzione sulla situazione umanitaria a Gaza
Procedura: Risoluzione
Dibattito: 10.10.2007
Votazione: 11.10.2007
10/10/2007 Risoluzione sulla situazione umanitaria a Gaza Procedura: Risoluzione Dibattito: 10.10.2007 Votazione: 11.10.2007 | |||
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Per ulteriori informazioni:Risoluzione del Parlamento europeo del 12 luglio 2007 sul Medio Oriente (pag. 140) |
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