lunedì 6 agosto 2007

Usa, bilancio difesa record: mezzo trilione di dollari. Più della somma delle spese militari del resto dei paesi del mondo

l'unità.it, 6/0(/07. La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un finanziamento imponente per la difesa del Paese per il 2008: 459,6 miliardi di dollari che non riguardano però le operazioni militari in Iraq e in Afghanistan, finanziate attraverso un disegno di legge ad hoc per altri 141,7 miliardi di dollari.

Una cifra impressionante. Per rendersi idea di quanto lo sia basta rapportarla come ha fatto William D. Hartung, professore al World Policy Institute a New York. La cifra è più alta della somma delle spese militari del resto dei paesi del mondo. Di più, la sola spesa per la guerra in Afghanistan e Iraq (141,7 miliardi di dollari) è più alta della somma delle spese militari di Russia e Cina, che insieme spendono molto meno di dieci volte del budget di difesa Usa. I 460 miliardi sono 120 volte di più di quanto il governo americano spende per il surriscaldamento globale e sono più alti della somma del Prodotto interno lordo delle 47 nazioni sub-sahariane. (vedi http://www.counterpunch.org/hossein04162007.html).

In più la spesa totale il Sipri (Stockholm international peace resource institute) ha calcolato che nel 2005 le spese militari globali hanno raggiunto i 1000 miliardi di dollari. Il bugdet americano è dunque pari al 48 per cento.

Di ogni dollaro speso dal governo americano, 58 centesimi sono destinati alla difesa. Il budget militare viene infatti finanziato in gran parte dalla riduzione delle spese sociali: 141 programmi di spesa sono stati chiusi o drasticamente ridotti a cominciare dal "housing assistance" che è stato ridotto del 25 per cento.

Secondo Robert Higgs, dell'Independent Institute poi c'è da considerare che le spese reali sono quasi il doppio del budget ufficiale perché sono escluse tra le altre le spese per la ricerca nucleare, le pensioni dei militari, le armi comprate per gli Stati alleati, gli interessi per le spese degli anni passati.

Da considerare poi che il presidente Geoge W. Bush aveva chiesto una cifra superiore di 3,5 miliardi.

Beneficiari di questi finanziamenti sono soprattutto le aziende produttrici di armi. A cominciare dalla Lockheed Martin, Boeing, Northrop Grumman e General Dynamics. Le azioni di queste aziende hanno triplicato il loro valore dall'inizio della guerra in Iraq, non accennano a rallentare e stanno per toccare il livello massimo di sempre. Anche grazie al taglio delle tasse graziosamente elargito da Bush.

Oltre ai grandi "contractors" ci sono poi i "sub-contractors". In Iraq operano almeno 100 mila piccole aziende americane del settore.

Il disegno di legge prevede anche 23 miliardi di dollari per migliorare l'assistenza sanitaria dei membri dell'esercito e per programmi di ricerca medici e altri 2,2 per finanziare l'aumento degli stipendi del 3,5 per cento.

I deputati hanno anche deciso di distogliere 139 milioni di dollari dalla cifra prevista dall'amministrazione Bush, circa 883 milioni di dollari, per lo scudo antimissile nell'Europa dell'Est. La Camera ha fatto sapere che questo taglio ha l'obiettivo di impedire la costruzione di un sistema di intercettazione missilistico in Polonia che ha scatenato polemiche con la Russia. Mosca ritiene che il progetto sia solo una mossa per tenerla sotto scacco e non uno strumento per dissuadere gli "Stati canaglia" dal lanciare attacchi missilistici.

Il provvedimento, che sarà esaminato a settembre dal Senato, servirà anche a fornire all'esercito altri 7000 uomini e altri 5000 ai Marines per una spesa di sei miliardi di dollari.

Fino a oggi gli Usa hanno speso oltre 600 miliardi di dollari sui fronti di guerra in Afghanistan e Iraq.

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