venerdì 14 dicembre 2007

DABKA CONTRO LEVIEV, MAGNATE DI DIAMANTI E COLONIE ISRAELIANE

E' stato contestato con la dabka ballata al ritmo della tradizione musicale palestinese lo shopping pre-natalizio di Alan Dershowitz, il professore di Harvard sorpreso a fare compere lo scorso 8 dicembre in un negozio a New York del magnate israeliano dei diamanti Lev Leviev, proprietario anche di varie imprese responsabili nella costruzione di almeno cinque insediamenti illegali nella West Bank, illegali come - notizia dei giorni scorsi - le 308 nuove abitazioni a Har Homa, Gerusalemme Est, ad opera della Danya Cebus Company, sempre di proprietà del magnate. Ma Leviev non è nuovo a connivenze con politiche di governo illegali e contrarie ai diritti umani: per il suo miliardario business di diamanti il magnate porta avanti una stretta collaborazione con il regime repressivo di Dos Santos in Angola, mentre sul commercio di rubini lo scorso ottobre è stata la stessa Unione Europea ad intimargli: stop al business con la giunta militare birmana, altrimenti sanzioni.

A Dershowitz i 60 manifestanti del gruppo Adalah-NY hanno obiettato: "Dici di sostenere la pace ma in realtà stai deliberatamente mettendo i tuoi soldi nelle tasche dell'uomo che costruisce colonie e impedisce la pace". "Grazie per avermi informato su questo negozio – è stata la risposta di Dershowitz - D'ora in poi farò sempre le mie spese qui".

I dimostranti non si sono però sorpresi che "il professore di Harvard sia fiero di sostenere gli insediamenti israeliani malgrado la loro illegalità e immoralità: Dershowitz – ricordano- è anche un difensore della tortura e ha proposto la distruzione di interi villaggi palestinesi.

Per informazioni: Adalah-NY: The Coalition for Justice in the Middle East: www.mideastjustice.org

Tratto da www.mideastjustice.org

Sintesi di Francesca Cutarelli

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