domenica 26 agosto 2007

I diritti umani? Ci pensa l’Iran

Francesca Paci, La Stampa, 25/08/07. L'Iran, rivela il quotidiano Yedioth Ahronot, è stato appena chiamato dalle Nazioni Unite a far parte del comitato organizzatore della Conferenza Mondiale contro il Razzismo del 2009, un team di venti Stati guidati dalla Libia che si riunirà dal 27 al 31 agosto a Ginevra per «analizzare le misure contro le discriminazioni e la xenofobia già adottate a Durban nel 2001».

Torture e fustigazioni
Acqua bollente e scariche elettriche sono le «tecniche» più utilizzate dagli agenti del ministero della Sicurezza contro i prigionieri politici, spesso sottoposti anche a «lavaggio del cervello». Se l’articolo 38 della Costituzione vieta l’uso della tortura, il potere giudiziario di fatto la consente. Sovente poi chi viene sorpreso a bere alcool è punito con decine di frustate in pubblico.
Impiccagioni pubbliche
Sono almeno 161 le esecuzioni - spesso tramite impiccagione - avvenute in Iran da inizio anno, 177 nel 2006. Punibili con la pena capitale sono l’ omicidio, i reati a sfondo sessuale, apostasia, blasfemia, traffico di droga, spionaggio, adulterio e prostituzione. Molti i minorenni (all’epoca del reato) giustiziati: quelli in attesa di esecuzione attualmente sono almeno 71.

Lapidazioni
Secondo il codice penale iraniano, gli uomini vengono sepolti fino alla vita e con le mani legate dietro la schiena, le donne sepolte fino al collo. Le pietre che vengono lanciate loro contro non devono essere molto grandi per evitare di uccidere subito i condannati. Messa ufficialmente al bando nel 2002, la lapidazione è ancora largamente praticata in Iran.

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