Sergio Romano. Corriere della Sera. 25/07/07. Nelle memorie di Charles-Joseph de Ligne il progetto di trasferire gli ebrei in Palestina. Riemergono i suoi «Pensieri» del 1795
Esiste fra Ligne e Herzl un'altra analogia. Né l'uno né l'altro presero in considerazione nel loro progetto l'esistenza di una popolazione araba. Per Herzl la Palestina era «una terra senza popolo». Per Ligne, in quella parte del mondo vi erano soltanto i conquistatori turchi e l'Islam, vale a dire un monoteismo che a lui, scettico e agnostico, sembrava molto simile all'ebraismo. In un passaggio della sua memoria notò che ebrei e musulmani erano ambedue circoncisi e che, dopo tutto, «il nome di Maometto viene da quello di Mosé, Solimano da Salomone, Ibrahim da Abramo, Jusuf da Giuseppe, Achmet da Isacco, Salim da Salomé e Zaira da Sara». La profezia di Ligne e quella di Herzl si avverarono. Ma quella dimenticanza fu il granello di sabbia che inceppò la macchina della loro visione e rese la realtà diversa da quella che avevano immaginato.giovedì 26 luglio 2007
[Europa: dall'antisemitismo all'antiarabismo] Quel principe libertino che anticipò il sionismo
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