venerdì 16 novembre 2007

Il nunzio apostolico negli Usa: «Israele non rispetta i patti»

Giuseppe Caffulli, Terrasanta.net, 16.11.07. Se devo essere franco, le relazioni tra la Chiesa cattolica e lo Stato d'Israele erano migliori quando non c'erano i rapporti diplomatici. Gli accordi già firmati, quello Fondamentale e quello Giuridico, sono validi internazionalmente, ma non sono validi in Israele, perché la legge israeliana rende obbligatoria l'approvazione della Knesset perché un accordo valido internazionalmente diventi valido sul territorio israeliano. E l'approvazione della Knesset nessuno ha avuto la preoccupazione di chiederla. L'Accordo economico, dopo quasi dieci anni di trattative rese inutili da rinvii degli incontri da parte della delegazione israeliana, da mancanza di poteri della medesima nelle trattative, in una parola per assenza di volontà politica, non è stato ancora firmato. È sotto gli occhi di tutti quale fiducia si possa accordare alle promesse d'Israele! Lo stallo attuale nelle trattative pare misterioso non solo alla Santa Sede, al mondo cristiano e a tanti Paesi amici d'Israele, ma anche a molti ebrei, siano essi onorabili cittadini d'Israele o di altri Paesi.

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